Per supervisionare l’attuazione del Piano il Governo italiano ha previsto un sistema di coordinamento che fa capo al Ministero dell’Economia, così come sono state predisposte strutture di valutazione e controllo. Inoltre, si prevedono task force per aiutare le amministrazioni locali a migliorare le capacità di investimento e a semplificare le procedure. La proposta di PNRR si concentra sui tre assi di intervento condivisi a livello europeo:
- Digitalizzazione e innovazione;
- Transizione ecologica;
- Inclusione sociale.
Ai fini della realizzazione delle Missioni e Riforme previste nel Piano, l’Italia gestirà un ammontare di 235,1 miliardi di euro. Le Risorse derivano dai due fondi Europei principali introdotti per il Next Generation EU (NGEU) e da un ulteriore fondo complementare composto da risorse nazionali:
- Recovery and Resilience Facility (RRF), per 191,5 miliardi di euro (di cui 68,9 miliardi a fondo perduto e 122,6 miliardi in prestiti);
- REACT-EU, per 13 miliardi di euro;
- Fondo Complementare Nazionale per 30,6 miliardi di euro.
Nel complesso, il 27% delle risorse è dedicato alla digitalizzazione, il 40% agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico e più del 10% alla coesione sociale.
Missioni e Riforme
Il PNRR si sviluppa lungo 16 Componenti, funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo. Tali componenti sono raggruppati in 6 Missioni, ogni Componente prevede delle Riforme e degli Investimenti necessari al raggiungimento degli obbiettivi del PNRR e alla realizzazione degli interventi. Sono 63 in tutto le riforme previste dal piano, mentre 151 sono gli investimenti complessivi.